NiDondolo

Il gioco è una cosa seria” diceva Bruno Munari – “ed è un sacrosanto diritto per tutti i bambini” – aggiunge l’Arch. Mitzi Bollani, – “che desiderano le stesse modalità ed esperienze anche se soffrono di limitazioni motorie, sensoriali o cognitive”.

Per questo motivo è importante concentrarsi su cosa desidererebbero fare piuttosto che su ciò che realmente possono fare: è più stimolante per progettista e può nascere una idea innovativa come il NiDondolo, gioco di movimento, adatto a tutti i bambini, compresi quelli con disabilità, che sviluppa la propriocettiva e si trasforma, nella dimensione più piccola in strumento di riabilitazione.

“I bambini lavorano con la fisioterapista e non se ne accorgono, perché a loro sembra di solo di giocare” afferma Elena Baldini – Dipartimento di Neuropsichiatria Infantile – Ospedale di Piacenza, che ne ha testato per prima le versatilità.

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