Il “Design for All” coinvolge tutte le competenze e si applica a tutto l’ambiente costruito: strutture, infrastrutture, ma anche ambiente virtuale, tecnologie di servizio, di comunicazione ed informazione.
Nel rispetto dei diritti sociali e civili di tutti i cittadini “Design for All” è un modo nuovo e globale di affrontare la progettazione di prodotti, strutture, infrastrutture, programmi e servizi, garantendo a tutte le persone, nella massima estensione possibile, di potersi muovere nell’ambiente costruito, in modo autonomo, di svolgere tutte le attività che sono possibili (sociali, lavorative, educative, ricreative, turistiche,…) in modo semplice ed intuitivo, in piena sicurezza e salute, evitando così adattamenti a posteriori o prevedendo interventi specialistici.
Le soluzioni devono essere appropriate, commisurate alle capacità prestazionali dell’individuo, inclusive dei bisogni di tutti, in modo da evitare qualsiasi forma di discriminazione.
Il Design for All è un requisito non negoziabile dell’ambiente costruito. La società è basata sulla diversità e solo dando una risposta ampia e flessibile questa diversità sarà risorsa e non limitazione.
Design for All significa ascoltare i bisogni della gente e provvedere di conseguenza: il non fare o fare male costa troppo sia alla società che all’individuo.
Benefici per chi non ha disabilità
Il “Design for All” migliora la qualità del servizio per tutti gli utenti, senza discriminazioni di sorta ed è un investimento per il futuro, in quanto diminuisce il rischio degli incidenti, diminuisce la spesa pubblica e privata per adeguamenti a posteriori e per interventi specialistici. Progettare con l’obiettivo del Design significa non fare interventi specialistici e quindi non rendere percepibile, oltre che adatta a solo un gruppo di persone, la soluzione particolare.
Politica adottata a livello Europeo
Il “Design for All” è stato ufficialmente adottato con la COM (2003) 650 ed è stato inserito nel 6° Programma. E’ una parte essenziale del programma concordato nel 2000 in occasione del Consiglio Europeo di Lisbona, tendente al rinnovamento sociale ed economico dell’Europa entro il 2010 in quanto deve diventare un processo globale di cui possa beneficiare un ampio numero di persone per raccogliere la sfida di crescita e di sviluppo sostenibile, per questo motivo il rinnovamento sociale ed economico dell’Europa si raggiungerà attraverso i seguenti quattro obbiettivi : accrescere la competitività, raggiungere la piena occupazione, rafforzare la coesione sociale e promuovere lo sviluppo sostenibile.